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Strongili polmonari nel gatto: cosa sono e come si curano?
clinica veterinaria primavera

Strongili polmonari

Negli ultimi anni e' emersa una patologia parassitaria polmonare spesso sottovalutata e sotto diagnosticata, causata da vermi tondi.

La strongilosi e' una patologia diffusa in tutta Europa (Francia, Spagna, Danimarca, Regno unito, Svizzera, Germania, Grecia ed Italia) che colpisce sia i cani che i gatti, che rappresentano gli ospiti “definitivi” di questo parassita.





Ciclo vitale del parassita nel gatto

I parassiti adulti si localizzano nei bronchioli e nei dotti alveolari.

I gatti si infettano tramite l’ingestione degli ospiti intermedi (molluschi, come ad esempio le lumache) o di ospiti come roditori, uccelli, rettili, anfibi.



I vermi ingeriti dai gatti attraversano la mucosa del tratto gastrointestinale e, attraverso i vasi linfatici ed ematici, raggiungono i polmoni, dove si trasformano in adulti.

Gli adulti producono uova nella cavita' alveolare che, schiudendosi liberano piccole larve che migrano attraverso i bronchi e la trachea nel faringe, dove vengono deglutite ed eliminate poi con le feci dai gatti.

Queste vengono poi ingerite nuovamente dalle lumache.





Quali sono i sintomi?

I segni di strongilosi sono piuttosto variabili e non e' sempre facile arrivare a comprendere la presenza del parassita, in quanto l’infezione puo' essere asintomatica o determinare sintomi respiratori da lievi a molto gravi.



I sintomi piu' frequentemente riscontrabili sono:

☑️ Tosse

☑️ A volte scolo nasale mucopurulento

☑️ Difficoltà respiratoria

☑️ Intolleranza all’esercizio



Come conseguenza della malattia puo' instaurarsi ipertensione polmonare, che puo' persistere anche dopo la morte del parassita e le complicanze batteriche non sono rare.

Spesso, se non diagnosticata in tempo, puo' essere una patologia fatale.





Diagnosi di parassitosi polmonare nel gatto

La diagnosi di infestazione da Aelurostrongylus abstrusus puo' essere raggiunta tramite il riscontro di larve nelle feci, attraverso un test chiamato di Baermann.

Molto importante e' l’esecuzione di radiografie toraciche, che possono mostrare vari gradi di alterazioni, utili nella definizione della gravità della malattia.



I risultati radiografici possono mostrare segni di tipo

☑️ Interstiziale nodulare

☑️ Peribronchiolare

☑️ In alcuni casi anche alveolare.





Come si curano i parassiti polmonari?

Esiste una terapia antiparassitaria specifica per eliminare questi parassiti, e nei casi piu' gravi puo' essere importante fornire un’adeguata terapia di supporto, con ossigeno ed eventualmente corticosteroidi ad azione antinfiammatoria.
Possono essere inoltre utilizzati anche broncodilatori.


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Torsione dello stomaco nel cane: cosa fare?
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La sindrome da Dilatazione e Torsione dello stomaco del cane è una patologia a carico dello stomaco che si gonfia in modo abnorme e si torce su se stesso, creando di fatto un sacco chiuso ai due estremi. Questo provoca un ulteriore rigonfiamento dovuto ad aumento dei gas al suo interno e la circolazione dei vasi sanguigni nei punti di torsione si blocca. Cause e fattori determinanti Le cause non sono del tutto conosciute e nonostante gli studi sulla casistica, predisposizione e possibili cause scatenanti, i risultati sono abbastanza approssimativi. Il dato più evidente è che si manifesta soprattutto nelle razze di taglia grande e gigante e con particolare conformazione del torace profondo e largo: San Bernardo Alano Setter Gordon Bracco Italiano e molte altre le razze coinvolte. Quali sono i sintomi? I sintomi della malattia sono, per fortuna, molto ben riconoscibili: Il cane si mostra agitato e irrequieto Ha conati di vomito introduttivi Appare un gonfiore improvviso e pronunciato dello stomaco (non sempre presente) Cosa fare e come si cura? Il cane deve essere portato con urgenza presso un pronto soccorso che andrà allertato durante il tragitto. Nessuna manovra può essere utile da parte del proprietario se non la tempestività nel soccorrere il cane e portarlo presso una clinica. Una volta che i medici hanno stabilizzato le condizioni del cane, l'intervento è l’unica soluzione possibile, riposizionando lo stomaco nella sua inclinazione corretta, e verificando eventuali lesioni alla milza ed altri organi o vasi sanguigni. Dopo l’intervento il cane riprende a mangiare già nelle 24 ore successive, ma è bene somministrare cibi iperdigeribili e in piccola quantità. La degenza in clinica è di almeno 48 ore così da ecludere complicanze post operatorie di tipo cardiovascolare. Come prevenirla? Grazie alla chirurgia mini-invasiva, un' innovazione in campo veterinario che permette di eseguire interventi con ridotti tempi chirurgici, minime incisioni e assenza di dolore nel post-operatorio, si procede all’esecuzione della gastropessi preventiva : un intervento chirurgico in cui lo stomaco viene ancorato in modo irreversibile alla parete addominale evitando una futura torsione.
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